Visitare Palermo ...con il turismo esperienziale
- Toto Salvatore Magliozzi
- 18 ott 2017
- Tempo di lettura: 3 min
Un esempio di come seguire le nuove tendenze, legate sopratutto al turismo esperienziale, e fonderle con le caratteristiche storiche e culturali
Palermo, capoluogo di regione della Sicilia, è una di quelle città che gode di un'atmosfera propria, distintiva, quasi tangibile. Un luogo di mistero dove la realtà supera spesso l'immaginazione del viaggiatore e i suoi preconcetti stereotipati è un vivo centro del Mediterraneo dove circa 1 milione di abitanti costituiscono un cocktail con caratteristiche apparentemente conflittuali. La storia di Palermo è stata tutto tranne che stabile e la città è passata da una dominazione all'altra con una rimarcabile frequenza. La sua posizione strategica nel mezzo del Mediterraneo l'ha resa un obiettivo per ondate di invasori incluso i Fenici, i cartaginesi, i greci, i romani, i saraceni, i normanni, i francesi, e i borbonici… Solo per nominare quelli che hanno avuto un'influenza.

Il risultato è evidente oggi nella varietà degli stili architettonici, nel nome di molti luoghi che hanno una ovvia origine non italiana, e, soprattutto, nell'intrigante fusione degli ingredienti usati in molti piatti locali. La grandezza spesso sbiadita dei numerosi palazzi e delle meravigliose chiese del centro si confondono con le arie popolari che sembrano avere uno stile di vita che non appartiene del tutto al 21º secolo. Questo è particolarmente vero nei mercati, le cui origini arabiche sono ancora oggi molto evidenti per i loro rumori, odori, colori, le loro strade strette labirintiche e la splendida gamma di prodotti alimentari esposti in un'atmosfera "suk".

Le bellezze artistiche abbondano in ogni angolo, e forse più sorprendentemente nella spettacolarità dei mosaici della Cappella Palatina di Palermo e del Duomo di Morreale. Nel suo libro "I Normanni in Sicilia" John Julius Norwich descrive la Cappella Palatina come " l' edificio, con l' effetto più stupefacente che altrove in Sicilia, in cui è possibile vedere il miracolo politico siculo-normanno che diventa espressione visiva, apparentemente senza nessuno sforzo di fusione di tutto ciò che è più brillante nelle tradizioni latine, bizantine e islamiche in un singolo capolavoro armonico"
Nel 2015, il Percorso Arabo-Normanno di Palermo e le sue cattedrali vicine sono state riconosciute come patrimonio mondiale dell'UNESCO, con la enorme estensione e i nove monumenti che comprende, il sito fornisce, a parole dell'UNESCO, " un esempio eccezionale di un sincretismo socio-culturale tra culture occidentali, islamiche e bizantine, che ha dato origine ad un'espressione architettonica e artistica basata su nuovi concetti di spazio, struttura e decorazioni che si diffondono in tutta la regione del Mediterraneo ... L'innovativa rielaborazione di forme, strutture e materiali architettonici e dei loro trattamenti artistici, decorativi e iconografici - più evidenti nei ricchi ed estesi mosaici di tessere, nei marciapiedi in opus sectile, negli intarsi, negli elementi scultorei e nei dipinti e accessori - celebrano la feconda convivenza di persone di diversa provenienza ed origine"
Pur conservando questa distintiva caratteristica culturale, negli ultimi anni, in linea con le nuove tendenze internazionali del turismo, la città di Palermo ha arricchito la sua offerta con la possibilità di effettuare delle esperienze uniche. Stando agli ultimi risultati del Tripbarometer (un report emesso a cadenza annuale o semestrale dal sito di viaggi numero uno al mondo - www.tripadvisor.it) infatti la scelta del 76% dei turisti è ormai indirizzata verso il cosiddetto " turismo esperienziale", che ha superato qualsiasi già ottimistica previsione.

Così, in una città ancora tipica, legata al dialetto e tutto sommato scevra da luoghi "touristy" come ristoranti con il menù tradotti in cinque lingue, è possibile vivere una serie di esperienze più o meno connesse con il territorio. Alle offerte più classiche come il tour, per esempio, di Morreale e delle catacombe di Palermo, le visite delle città in bicicletta, i walking tour di Corleone e Ficuzza, si accostano quelle più originali e amate dagli stranieri come gli show cooking e i market cooking class, o anche più semplicemente il pranzo come ospiti di una famiglia siciliana.

Iniziano a nascere tour gastronomici dedicati allo street food, un altro punto forte di Palermo, come di tutta la Sicilia, del resto. Ma iniziano a svilupparsi anche quelle attività più adrenaliniche che riscuotono sempre maggiori consensi (stando ai report ufficiali in ambito di richiesta turistica) come il volo in elicottero, il lancio in tandem in paracadute o il volo in parapendio biposto, il giro in QUAD, il parco avventura, il SUP e tutte quelle attività che servono da coronamento ormai ad ogni itinerario moderno che si rispetti e che si diffonda attraverso la pubblicazione sui social che, per fortuna o purtroppo, fanno ormai parte integrante del nostro vivere quotidiano.
Paul Theroux scriveva: "La presunzione di onniscienza sorta con internet ha generato l’errata e arrogante convinzione secondo cui lo sforzo fisico del viaggio è diventato superfluo." Questo è quanto mai vero in questa meravigliosa città che è necessario vivere con i propri sensi, da stimolare poi con una delle ultime novità in campo di "turismo esperienziale".
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