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Morning Glory, Australia: un fungo atomico… ma buono!

  • Toto Salvatore Magliozzi
  • 19 feb 2018
  • Tempo di lettura: 4 min

Lo spettacolo della natura si può godere in rete... ma malgrado Internet ci sono ancora fenomeni che solo dal vivo riescono a toglierti il fiato.


Per farvi capire la magnificenza del fenomeno inizierò col raccontarvi del primo occidentale che lo vide. Accadde durante la seconda guerra mondiale. Un giovane soldato di istanza nei pressi di Burketown, si alzò all'alba e vide arrivare dall'orizzonte un'enorme muro bianco che si spostava velocemente verso di lui e si estendeva a perdita d'occhio. Aveva sentito parlare di un nuovo tipo di bombe capaci di distruggere intere città. La sua vita sempre appesa ad un filo gli sembrò essere arrivata al termine e così si sedette per terra e si accese una sigaretta pensando che sarebbe stata l'ultima... per fortuna non fu così. Anzi non ci fu nessuna conseguenza al passaggio di quelle che si rivelarono essere soltanto degli unici, straordinari e magnifici banchi di nubi.


Si tratta infatti di un fenomeno ormai noto meteorologia che accade imprevedibilmente in diversi luoghi della terra al verificarsi di particolari circostanze che non starò qui a specificare anche perché, a dire il vero, non le ricordo neanche tanto bene. Ma non è questo il punto. Il bello è che c'è una cittadina o meglio un piccolo villaggio a nord-nord-est dell'Australia dove questo fenomeno li noto come "Morning Glory” avviene periodicamente, con cadenza plurisettimanale in alcuni specifici periodi dell'anno (di solito settembre-ottobre, ma con la dovuta variabilità visti anche i recenti cambiamenti climatici).


L'emozione che si prova a vederlo dal vivo è effettivamente forte, tanto da compromettere la capacità di fare buone foto e riprese, lo posso garantire. Avviene quasi sempre al mattino presto, da cui il nome, che vi sconsiglio di utilizzare se dal contesto non è evidente che si tratti di nuvole …perché vuol dire di solito quello che noi chiamiamo “alzabandiera del mattino”. Delle strisce di nuvole lunghe chilometri e chilometri arrivano dal cielo sereno e privo di vento e si estendono a perdita d'occhio all'orizzonte muovendosi una dietro l'altra come delle onde. In realtà sono separate come degli enormi “spaghetti”. Una delle cose più straordinarie e che insieme alla prima “onda” arriva anche il vento. Come dicevo l'emozione ha inibito la nostra capacità di fare delle buone foto, ma vi posso garantire che quelle che trovate in rete (e io ne ho viste parecchie) non gli rendono giustizia. Non so se tutti i fotografi hanno avuto lo stesso mio problema emozionale …o se più semplicemente e verosimilmente si tratta di uno di quei fenomeni che vanno solo vissuti per rendere al meglio. E mi ritengo fortunatissimo ad aver vissuto nei miei viaggi così tante emozioni di quelle che non rendono per niente sui video virali degli smartphone.


Sfortunatamente, o forse fortunatamente, dipende dai punti di vista, il paesino si trova a diverse ore di viaggio da qualsiasi altra città che offra più di un pub e mezzo e tre quarti di alimentari. Questo ha fatto sì, tuttavia, che il fenomeno sia ancora riservato a quei pochi eletti che si rendono conto di quanto valga la pena affrontare il viaggio e passare qualche giorno a giocare a carte in attesa che il fenomeno si verifichi. Bisogna infatti confessare che non c'è molto altro da fare in zona. La parola turismo ha un significato strano e in città ci sono soltanto un lodge e due camping. La città più vicina, a meno di non voler percorrere una strada sterrata per oltre 150 km, si trova a quattro ore di macchina e si chiama Karumba. È un pochino più turistica, con un waterfront, appena qualche locale in più, è la scusa per poter vendere la benzina quasi allo stesso prezzo che in Italia. A Karumba si trovano anche le statue del Barramundi e del Coccodrillo più grandi mai catturati. Ed è successo proprio in quel piccolo angolo di mondo, per entrambi. Una coincidenza che suona un po' strana… Anche perché un coccodrillo di quasi 9 m sembra veramente poco verosimile.


A proposito del Barramundi, invece, vi consiglio di provarlo in quelle zone è davvero ottimo. Luoghi davvero atipici, per non dire strani. Ma che sono contentissimo di aver visitato. Dico davvero. È stato un piacere passare qualche giorno in un ambiente così lontano dal nostro immaginario. E per me rappresenta comunque un esempio di una parte dell'Australia così come lo sono state le ore di viaggio per raggiungerlo.


Tornando al Morning Glory, non posso non ricordarvi che si tratta di un fenomeno naturale e quindi non c'è mai la garanzia di vederlo. Io nei miei tantissimi viaggi devo confessare che ho avuto sempre fortuna (forse a compensare la iella nera che ho negli altri ambiti) e quindi ho passato "solo" due giorni prima che, all'alba del terzo, il fenomeno si presentasse e mi lasciasse salutare Burketown con la voglia nel cuore di tornarci presto.

Un posto davvero unico ed uno dei pochi luoghi che ho trovato all'estero che ha un patrimonio così straordinario non sfruttato turisticamente. E questo per me è un pregio.


Last but not Least devo ringraziare davvero di cuore il mio caro amico Rob, un documentarista e pilota che conosce alla perfezione la meteorologia in generale ma anche e soprattutto il complicato funzionamento del fenomeno. Questo mi ha permesso di godermi il resto della vacanza in quella zona dell'Australia aspettando pazientemente che lui mi consigliasse dove, quando e come muovermi per avere la massima chance di vedere il Morning Glory, impegnando meno tempo possibile ad attenderlo.

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