Vacanze speciali: Eclissi Totale di Sole, una MAGIA COSMICA da vedere assolutamente con i propri occ
- Toto Salvatore Magliozzi
- 27 lug 2018
- Tempo di lettura: 4 min
L’USA Today del 22 agosto 2017 titolava in prima pagina: "UNA DELLE COSE PIÙ INCREDIBILI CHE ABBIA MAI VISTO. IO HO PIANTO DI COMMOZIONE E I MIEI FIGLI ESULTAVANO” a dispetto del clima teso per gli uragani e la minaccia coreana.
Quest'anno Tototravel ha deciso di tornare ancora negli Stati Uniti.
Permettetemi un inciso, chi viaggia sa che si potrebbe passare una vita a visitare gli USA che spesso vengono considerati come un unico grande, paese più o meno omogeneo, ma che in realtà, per la loro estensione e soprattutto estrema differenza tra i vari Stati e territori, offrono molte più possibilità dell'Europa intera. Inoltre gli USA rappresentano una meta relativamente economica, “facile” e soprattutto ricca di attrazioni a 360°. Detto questo torniamo all'argomento principale di quest'articolo, la nostra ennesima visita statunitense questa volta allo scopo di assistere all'eclissi totale di sole che il 21 agosto 2017 ha attraversato 14 Stati, dall’Oregon al South Carolina.

Il viaggio è stato organizzato quasi esclusivamente per questo evento ed è quindi stata scelta la meta migliore perché l'eclissi si vedesse per un tempo più lungo possibile. Destinazione quindi, sud dell'Indiana o Kentucky. Non eravamo in pochi, però, consapevoli della grandiosità dell'evento che non accadeva negli Stati Uniti dal 1979 (prima che circa la metà dei cittadini Usa attualmente viventi fossero nati). E così trovare un albergo non lontano dai luoghi in cui si potesse godere pienamente dell'eclissi non è stato facile. Ma alla fine abbiamo trovato un ottimo rapporto qualità prezzo in un Holiday Inn di Princeton, un paesino dell'Indiana a "sole" due ore dalla linea di massima visibilità.
Chiaramente il viaggio è stato ricco di altre mete che hanno preceduto e succeduto l'evento è dato al nostro viaggio una ricchezza di esperienze di incontri indimenticabili, come sempre, Niagara Falls, Washington e perfino La Casa di Babbo Natale ad Agosto e molte altre "Oddity"… “ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta”.
Gli americani sono un po' fanatici, e non lo dico in senso solo negativo… Per me questa parola ha un'accezione anche positiva perché sta alla base del loro patriottismo, e a volte li aiuta a rendere speciale anche qualcosa che tutto sommato potrebbe non esserlo. L'eclissi invece lo era davvero, quindi potete immaginarvi quanto rumore ci sia stato attorno al fenomeno. E così, malgrado gli uragani e la minaccia nucleare del Nord Corea, le news dei giorni che precedevano il fatidico 21 agosto erano ricche di indicazioni e soprattutto allerta per chi si sarebbe voluto recare a vedere l'evento. La preoccupazione principale era una congestione del traffico visto che ognuno avrebbe raggiunto la zona in giorni e orari diversi ma tutti insieme si sarebbero poi mossi quella mattina per raggiungere i luoghi migliori per vedere la luna che lentamente avrebbe trasformato il giorno in notte per alcuni minuti.

Una delle cose più belle dell'esperienza, devo ammetterlo, è aver fatto parte di questo evento, averne sentito l'entusiasmo e l'attesa. Aver ascoltato per giorni gli speaker delle radio locali parlarne con eccitazione. Discutere con praticamente chiunque si incontrasse a proposito della possibilità che il maltempo potesse comprometterne la visibilità. Tuttavia questo ha comportato anche il coinvolgimento nell'eccesso di allarmismo. E così sebbene l'eclissi avesse il suo picco alle 13:30 e il nostro hotel si trovasse a solo due ore dal luogo definito tra i migliori per osservarla (Hopkinsville KY), abbiamo deciso di partire alle sei del mattino, brandendo un sacchetto con la colazione “to go” preparata appositamente dall'albergo per l'occasione.
Dai toni avrete già capito che in realtà tutto questo traffico poi non c'è stato, e così alle otto eravamo già nella piccola cittadina appena a Nord di Nashville, distesi su un prato, organizzatissimo per l’evento (come sempre), in un tipico parco cittadino della “home-rule city”.
La scelta della meta in realtà era stata fatta tra quelle in cui il fenomeno sarebbe durato di più (oltre 2 minuti e mezzo), dopo diverse ore passate la notte prima a verificare le previsioni per essere sicuri che nessuna nuvola avrebbe potuto offuscare la vista dell'incredibile fenomeno. Era stata scartata la bellissima Shawnee Forest (IL) perché presentava il rischio di avere un cielo parzialmente coperto.
E così alle 11:56, in un'area un po' più appartata, e quindi più affascinante, di Ruff Park, con i nostri speciali occhialini iniziavamo ad osservare la luna ricoprire il sole. Il cielo era limpido e ancora nulla sembrava fosse cambiato nell'ambiente circostante.
Dopo una trepidante attesa di circa un'ora e mezza, alle ore 13, 24 minuti 39 secondi finalmente via gli occhialini di protezione: il sole scompariva nel bel mezzo del giorno, le stelle ed i pianeti apparivano improvvisamente, uccelli e insetti modificavano improvvisamente il loro canto.
Ma la cosa più straordinaria che incredibilmente commuoveva tutti noi era la visione del “diamond rings” , un anello di luce attorno al sole che sembrava realizzato da uno dei migliori scenografi di film di fantascienza. Tutto l'ambiente circostante si colorava di un argento straordinario, mai visto in nessun'altra condizione atmosferica, di alba, tramonto o cielo coperto. Una sensazione unica che sembrava proiettarci per quei 2:40 minuti in uno straordinario sogno cosciente.

Come per molte altre bellezze della natura (il Grand Canyon, la grande barriera corallina, il Morning Glory) non esistono parole, foto o filmati, capaci di renderne giustizia. Permettetemi di dire che per fortuna c'è ancora qualcosa che deve essere visto, percepito, annusato con i propri sensi e non con quelli di una scatoletta nera 4G.
Osservare un eclissi totale, al 100%, è completamente diverso da vederla anche al 99%. Ed è una cosa che auguro a tutti di vedere, almeno una volta nella vita. Per molti, anche di noi, quella visione è stata la cosa più emozionante mai provata.
Per poco più di due minuti e mezzo gran parte dell'America si trovava con gli occhi lucidi puntati al cielo, ad osservare quel fenomeno eccezionale.
La natura, la stessa che li avrebbe duramente colpiti di lì a poco con Harvey e Irma, la stessa che rischiavano di deturpare giocando a battaglia navale con quell’altro pazzo di Kim Jong-un, gli stava ora facendo un grande regalo. E anche noi siamo stati incredibilmente felici di approfittarne, fieri di sentirci, in quel frangente, americani.
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